Carabinieri NAS: estate 2018 – si intensificano i controlli nel settore alimentare

Nel pieno della stagione estiva, con la presenza numerosa di turisti italiani e stranieri, i Carabinieri NAS attivano un piano supplementare per intensificare i controlli nel settore alimentare che riguardano anche gli stabilimenti balneari e i luoghi della movida serale, al fine di arginare il cosiddetto fenomeno del “binge drinking”.

In tale ambito il NAS di Pescara, in collaborazione con l’Arma territoriale e i colleghi del locale Nucleo Ispettorato del lavoro, ha eseguito una serie di controlli ispettivi presso due stabilimenti balneari con annessi ristoranti del litorale pescarese e un auto-negozio dedito alla vendita di bevande alcoliche. Nel corso delle verifiche i militari hanno accertato numerose violazioni amministrative tra le quale l’omesso aggiornamento del piano di autocontrollo volto alla prevenzione dei rischi di contaminazione alimentare, presenza di gravi carenze igienico-strutturali del laboratorio, mancata attuazione delle procedure per la tracciabilità degli alimenti e di sanificazione dei locali e degli utensili da cucina. Presso uno degli stabilimenti marittimi e presso l’auto-negozio – che sostava in zona destinata alla fermata di autobus, delimitata da strisce gialle – i Carabinieri hanno rilevato la mancanza dello strumento di rilevazione del tasso alcolemico che l’esercente ha l’obbligo di mettere a disposizione dei clienti insieme alle tabelle che riproducono la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata, nonché la somministrazione di bevande alcoliche a ragazzi minori di 18 anni.
Al termine dei controlli i militari hanno sottoposto a sequestro sanitario amministrativo 25 kg circa di alimenti privi di indicazioni relative alla tracciabilità e comminato ai trasgressori sanzioni per 400 euro.

Il Nas di Parma ha ispezionato un supermercato di Modena appartenente ad una nota catena accertando che, nell’area di carico e scarico merci, risultavano accatastate su bancali oltre 7 mila bottiglie di plastica contenenti acqua minerale naturale di due note marche, stoccate in luogo esposto alla luce diretta dei raggi solari, con il concreto pericolo – date le alte temperature estive – di contaminazione dell’acqua con sostanze tossiche rilasciate dalla plastica sottoposta a stress termico. Le bottiglie, del valore commerciale di euro 3.000 circa, sono state sequestrate e il proprietario del supermercato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di bevande in cattivo stato di conservazione. Elevate anche sanzioni per le violazioni amministrative.

Il Nas di Bari, a conclusione di attività investigativa finalizzata al contrasto del commercio e macellazione illegale di equini, ha denunciato alla locale Autorità Giudiziaria due pregiudicati, un 65enne abruzzese, titolare di una ditta di commercio di animali vivi di Andria e un 73enne pugliese, proprietario di un azienda agricola-zootecnica della provincia, il primo per aver falsificato la dichiarazione di provenienza di un capo equino privo di microchip, al fine di avviarlo al mattatoio ed il secondo per aver acquistato un equino sprovvisto di passaporto identificativo, fornendogli una nuova identità con l’assegnazione di un microchip di ignota provenienza.

Comunicato stampa congiunto #noceta

Coldiretti, Cgil, Arci, Acli Terra, Fairwatch, Fare Ambiente, Greenpeace, Legambiente, Ecoitaliasolidale, Slow Food, Adusbef, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Fondazione Campagna Amica, Fondazione Univerde

Di Maio tradisce agricoltura, ambiente, lavoro e agricoltura: fermi il Jefta

Il 17 luglio a Roma alla Camera dei deputati le associazioni della piattaforma No Ceta invitano al confronto il ministro Di Maio (altri ministri ?) e i parlamentari

Il vicepremier Luigi Di Maio, come ministro dello Sviluppo economico, dando il via libera alla Commissione europea per la firma con il Giappone del trattato di Partenariato economico che liberalizza gli scambi commerciali tra le due parti, ha tradito gli impegni elettorali.

Come tutti i candidati del M5S, infatti, aveva sottoscritto il Decalogo #NoCETA #Nontratto che prevede ai primi tre punti

1) bocciare il CETA per riaprire un dibattito in Europa sui contenuti e le regole del commercio tra UE e il resto del mondo a partire da diritti, ambiente e coesione sociale;

2) respingere accordi che non siano preceduti da dettagliate valutazioni d’impatto economico, sociale e ambientale a livello europeo, nazionale e globale e da verifiche altrettanto severe sul loro impatto ex post per correggerne i potenziali effetti negativi;

3) rifiutare accordi negoziati senza un’adeguata e trasparente partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti e delle loro organizzazioni, a partire dagli eletti nei Parlamenti europeo, nazionali e nelle Autorità locali.

Il Jefta, come tutti gli accordi di liberalizzazione commerciale negoziati in questi anni dalla Commissione europea, è stato elaborato in segreto, con una valutazione d’impatto chiusa nel 2015, senza un adeguato coinvolgimento in Italia dei cittadini e degli stakeholders a fronte di un volume complessivo di scambi potenzialmente doppio rispetto al CETA.. Non contiene alcun riferimento al Principio di precauzione europeo, indebolisce il sistema dei controlli rispetto a un Paese, il Giappone, leader nei brevetti Ogm e da cui sono arrivate, nel 2017, quantità di Ogm illegali nei mangimi animali, come testimoniato da una celebre inchiesta di Le Monde (https://www.lemonde.fr/planete/article/2018/02/21/des-ogm-interdits-decouverts-dans-des-aliments-pour-animaux_5260053_3244.html)

Il Di Maio ministro l’ha firmato senza neanche convocare il Tavolo di confronto con imprese, parti sociali e la società civile presso il Mise, attivo da oltre 15 anni e convocato da tutti i suoi predecessori alla vigilia di scadenze come questa.

Questo preoccupa alla luce dell’ancora più ambizioso obiettivo della bocciatura della ratifica del CETA, ribadita al momento da tutti i livelli di Governo

Per questi motivi le nostre organizzazioni Coldiretti, Cgil, Arci, Acli Terra, Fairwatch, Fare Ambiente, Greenpeace, Legambiente, Ecoitaliasolidale, Slow Food, Adusbef, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Fondazione Campagna Amica, Fondazione Univerde,

IN ATTESA DI RICEVERE DAL MINISTRO LA DISPONIBILITA’ A UN INCONTRO URGENTE COME RECENTEMENTE RICHIESTO

– chiedono al Governo e al Vicepremier e ministro Dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio che intervenga presso la Commissione per interrompere il processo di validazione del trattato

– convocano, insieme all’Intergruppo parlamentare #NoCeta, martedì 17 luglio a Roma presso la Camera dei Deputati tutti i parlamentari per un incontro su questi temi, dalle 14 alle 17 presso la sala del cenacolo in via di Vicolo Valdina
INVITANDO ALLO STESSO IL MINISTRO PERPER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO Riccardo Fraccaro

perché specifichi quali azioni saranno intraprese perché i parlamentari siano almeno messi in condizione di conoscere i contenuti dell’accordo

NAS: controlli nel settore alimentare – comminate sanzioni per un valore di 26.000 euro

Controlli a tappeto sulle coste del Cilento da parte del NAS di Salerno che, unitamente ai colleghi della Compagnia Carabinieri di Agropoli (SA) e al personale dell’ASL/SA, ha ispezionato venti esercizi commerciali dediti alla somministrazione di alimenti. Al termine delle attività i militari hanno sequestrato amministrativamente quasi 4 quintali di alimenti per i quali non era possibile stabilire l’origine o la provenienza. A causa delle carenze igieniche riscontrate, inoltre, sono stati chiusi due laboratori per la preparazione di pizze e gelati e le cucine di due hotel/ristoranti. Il valore dei provvedimenti adottati dai Carabinieri ammonta a 750.000 euro, mentre quello delle sanzioni amministrative comminate è di 9.000 euro.

Il NAS di Roma ha eseguito un’ispezione congiunta con l’Ispettorato Controllo Qualità – Repressione Frodi – di Roma. Obbiettivo dei controlli uno stabilimento vitivinicolo dei Colli Albani, i cui proprietario, al termine degli accertamenti, è stato segnalato all’autorità amministrativa in quanto responsabile di detenzione di eccedenze di vino rosso e rosato per le quali non riusciva a fornire una documentazione giustificativa. Nel corso dell’intervento il personale accertatore ha contestato violazioni amministrative per 17.000 euro e ha sequestrato 18.000 litri di vino, per un valore complessivo di circa 40.000 euro.

Il NAS di Latina ha eseguito un accesso ispettivo presso un caseificio sito nella pianura pontina. Durante il controllo i militari hanno accertato gravi inadeguatezze igienico strutturali nei locali di produzione caseari, nonché la mancanza di certificazione attestante la potabilità delle acque utilizzate nella lavorazione. Il personale ASL di Latina, intervenuto sul posto a seguito della segnalazione dei Carabinieri, ha disposto la sospensione dell’attività, dal valore di circa 200.000 euro. Nel corso degli accertamenti gli uomini del NAS hanno sottoposto a vincolo sanitario 200 kg. circa di prodotti caseari in stagionatura.

NAS: controlli in campo alimentare – denunciate 3 persone

Il NAS di Campobasso, al termine di una serie di accertamenti in campo alimentare effettuati nella provincia di Isernia, ha denunciato due persone all’Autorità Giudiziaria con le accuse di frode in commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Gli indagati sono accusati di aver commercializzato 500 litri di una sostanza oleosa frutto della miscela di olio di semi e sostanze coloranti, che successivamente avrebbero posto in vendita etichettandola come olio extravergine di oliva. Il corpo del reato, dal valore di 2.500 euro, è stato posto sotto sequestro.

Il NAS di Napoli ha effettuato un accesso ispettivo presso uno stabilimento per la lavorazione delle frattaglie di carni bovine e suine sito nel capoluogo di regione campano. Al termine degli accertamenti i militari hanno sottoposto a sequestro giudiziario circa 450 kg. di “piedini” di bovino arrostiti. Gli stessi, dal valore di circa 4.000 euro, erano stati affumicati su un impianto rudimentale, installato abusivamente all’interno di un capannone fatiscente, privo delle minime condizioni igienico-sanitarie.

Il NAS di Pescara, a seguito di una segnalazione pervenuta da parte dei colleghi del NAS di Bologna, ha effettuato un’ispezione presso uno stabilimento per la lavorazione di prodotti ortofrutticoli sito in provincia di L’Aquila. Durante i controlli i militari hanno individuato diversi prodotti le cui etichette non rispettavano i principi stabiliti per la tracciabilità degli alimenti. Il dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, intervenuto sul posto, ha disposto l’immediata distruzione di 3.300 kg di alimenti, aventi un valore di 35.000 euro.

Sequestrate 16 tonnellate di alimenti surgelati e 3.600 bottiglie d’acqua oligominerale

I Carabinieri del NAS di Taranto, unitamente ai colleghi del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del medesimo capoluogo, hanno effettuato una verifica ispettiva presso un deposito all’ingrosso di prodotti surgelati e hanno denunciato il suo amministratore per tentata frode in commercio. All’interno del deposito, infatti, i militari hanno rinvenuto un ingente quantitativo di prodotti alimentari la cui scadenza, a volte superata anche da alcuni anni, era stata modificata mediante l’applicazione di etichette contraffatte. Nel corso degli accertamenti i Carabinieri del NAS hanno rinvenuto diversi alimenti in cattivo stato di conservazione poiché custoditi in locali non autorizzati ed interessati da carenze igienico sanitarie. Al fine di tutelare la salute pubblica, i militari hanno sequestrato una cella frigorifero e le 16 tonnellate di alimenti congelati/surgelati che vi erano custoditi. L’attività commerciale, inoltre, è stata sospesa in quanto i Carabinieri del NIL hanno rilevato a loro volta molteplici e gravi violazioni di carattere penale e amministrativo, concernenti le disposizioni di contrasto al lavoro irregolare, la tutela della sicurezza dei luoghi di lavoro e l’istallazione di impianti audio/visivi non autorizzati.

Il NAS di Bologna, nel corso di un’attività di vigilanza sul rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla contraffazione degli alimenti e delle bevande, ha deferito all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di un supermercato. L’indagato è accusato di aver detenuto in cattivo stato di conservazione dell’acqua in bottiglia, destinata alla vendita, stoccandola nel piazzale retrostante l’attività commerciale in piena esposizione alle intemperie e ai raggi diretti della luce solare. Nel corso dell’attività ispettiva i Carabinieri hanno proceduto al sequestro giudiziario di 3.600 confezioni d’acqua per un valore complessivo di 1.300 Euro.

62.000 UOVA SEQUESTRATE DESTINATE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE E 2 PERSONE DENUNCIATE

CONTINUANO I CONTROLLI A LARGO RAGGIO, FINALIZZATI AL CONTRASTO DELLE ILLEGALITÀ DIFFUSE A TUTELA DEL CONSUMATORE AD OPERA DEI REPARTI CARABINIERI TUTELA AGROALIMENTARE.

I Carabinieri dei Re.T.A., proseguendo l’azione di monitoraggio delle scorse settimane presso aziende avicole, procedevano al sequestro di 62.080 uova e alla denuncia di due soggetti responsabili, in concorso fra loro, di tentata frode in commercio.
Nel dettaglio i sequestri venivano eseguiti nelle province di:
• Verona, rinvenute 47.520 uova prive di rintracciabilità e riscontrate violazioni amministrative;
• Rieti, bloccate 8.100 uova pronte alla commercializzazione prive degli elementi utili per risalire alla provenienza del prodotto;
• Napoli, 1.980 uova fresche da immettere sul libero mercato carenti delle condizioni di rintracciabilità;
• Catania, denunciate 2 persone (artt.515, 56 e 110 c.p.) e sottoposte a fermo 4.480 uova aventi data di scadenza posticipata rispetto a quella effettiva.

Inoltre, sono state riscontrate difformità e violazioni alle normative in materia di tracciabilità, elevate sanzioni per 6.000 euro, in quanto i prodotti risultavano potenzialmente pericolosi alla salute.
L’attività nello specifico e delicato settore, nel corso delle ultime due settimane ha fatto registrare 152.751 uova sequestrate e sanzioni per 12.000 euro.