Sequestrati alimenti a rischio

I Carabinieri del NAS proseguono incessantemente nella vigilanza per il rispetto delle norme a tutela della sicurezza alimentare.
I militari del Nucleo di Catania hanno scoperto che all’interno di un agriturismo ubicato nella provincia erano detenuti 60 kg. di carni suine di provenienza ignota, decongelate ed in cattivo stato di conservazione, pronte per la somministrazione e la vendita agli avventori. La merce rinvenuta è stata prontamente sequestrata e sottratta al consumo ma nel prosieguo delle verifiche, venivano anche accertate gravi carenze igienico-sanitarie tali da proporre la sospensione dell’attività all’Autorità Sanitaria. La titolare ed il preposto sono stati deferiti all’A.G..

Anche i Nuclei di Caserta e Lecce, a seguito di attività ispettive, hanno rinvenuto alimenti mal conservati. In particolare i militare del NAS di Caserta hanno sottoposto a sequestro 70 kg. di alimenti vari, prontamente distrutti, mentre il Nucleo leccese, analogamente, ha impedito che ulteriori 70 kg. di preparazioni a base di carne e vegetali in cattivo stato di conservazione fossero smistate ai clienti.

Il NAS di Bologna ha invece scoperto un tentativo di frode in commercio attuato da un negozio di prodotti ortofrutticoli della città. Il titolare aveva posto in vendita alimenti di varia natura con etichette contraffatte e contenenti informazioni ingannevoli. Per tali motivi i militari intervenuti hanno proceduto al sequestro di 105 confezioni di alimenti, per un valore complessivo di 5mila euro, e denunciato l’autore alla locale Procura della Repubblica.

NAS: controlli nel settore vinicolo, alimentare, e per il benessere degli animali – denunciate 4 persone e sequestrate decine di tonnellate di prodotti irregolari

Il NAS di Bologna, nel proseguire l’attività di vigilanza nel settore delle carni, ha eseguito un accesso ispettivo presso una ditta modenese.
Nel corso del controllo, i militari hanno effettuato il sequestro cautelativo di 36 tonnellate di materie prime di lavorazione (salumi, prosciutti, formaggi, carni cotte), in quanto recanti un termine di conservazione superato.
Il valore della merce sequestrata è di 370.000 euro. Il legale responsabile dell’azienda è stato sanzionato per un importo di 2.000 euro, ed è stato segnalato all’Autorità Sanitaria Locale.

Il NAS di Palermo, a conclusione di un’ispezione igienico sanitaria effettuata unitamente ai colleghi dell’Arma Territoriale presso un’azienda ittico – conserviera, ha proceduto al sequestro penale di oltre 7 tonnellate di tonno.
Il prodotto, originariamente surgelato, è stato rinvenuto in cattivo stato di conservazione in quanto posto all’esterno dello stabilimento, alla luce diretta dei raggi solari, al fine di velocizzarne lo scongelamento per la successiva lavorazione.
Il legale responsabile della ditta è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto gli alimenti in cattivo stato di conservazione. Il valore del sequestro ammonta a circa 80.000 euro.

Il NAS di Firenze, al termine di alcuni accertamenti esperiti presso una società di importazione e vendita all’ingrosso di generi alimentari, ha deferito un cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio e vendita di alimenti nocivi. Nel corso del controllo, infatti, i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro penale:

quasi 10.000 confezioni di granulato per brodo che, sottoposto ad analisi di laboratorio, è risultato contenere alimenti di origine animale non dichiarati in etichetta;
oltre 400 confezioni di una bevanda asiatica le cui etichette non riportavano, tra gli ingredienti, la presenza del latte, allergene alimentare, con conseguente pericolo per la salute del consumatore.
Gli uomini del NAS di Udine sono stati impegnati in un’attività di indagine con il personale del locale Ispettorato Centrale Repressione Frodi, e finalizzata ad accertare i reati di concorso in frode commerciale e nella contraffazione di prodotti tutelati dal marchio D.O.P.
Nell’ambito dell’attività investigativa, che ha avuto come obbiettivo una cantina friulana, i Carabinieri hanno dato esecuzione a un decreto emesso dal Tribunale di Pordenone, che ha disposto il sequestro preventivo di 30 milioni di litri di vino di varie tipologie, per un valore totale di 40 milioni di euro.

Anche il NAS di Alessandria ha effettuato una serie di ispezioni finalizzate a contrastare la contraffazione ed adulterazione nel settore vitivinicolo.
Al termine delle attività di controllo, effettuate con la collaborazione del personale del MIPAFF di Asti, un imprenditore piemontese è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per aver posto in vendita bottiglie di vino contraffatte e prive dei previsti contrassegni di stato.
Nello specifico, il personale operante, attraverso una complessa serie di verifiche incrociate, è riuscito a dimostrare che le bottiglie non erano conformi al dichiarato in etichetta, in quanto contenevano indicazioni riferenti ad annate e tipologie di vino differenti, così come diverse erano le informazioni relative alla ditta imbottigliatrice, in una pratica finalizzata ad alzare fraudolentemente il prezzo del prodotto, traendo in inganno il consumatore.
Nel corso delle operazioni i Carabinieri hanno sequestrato oltre 1000 bottiglie di vino, per un valore complessivo di 10.000 euro.

Il NAS di Viterbo, insieme agli operatori della Stazione CC Forestale e del Servizio Veterinario dell’ASL di Viterbo, ha denunciato in stato di libertà il titolare di un’azienda agricola.
L’indagato, in qualità di custode di ovini sottoposti a sequestro cautelare, è accusato di aver violato i doveri inerenti la custodia e il benessere degli animali che gli erano stati affidati. Nel corso di un controllo, infatti, il personale operante ha accertato che il gregge era stato alloggiato in ricoveri non idonei, con alimentazione precaria, e cure così carenti da provocare il decesso di circa 150 capi. I Carabinieri, durante l’ispezione, hanno rinvenuto 33 ovini ancora in vita, ma risultati affetti da un grave stato di denutrizione e di disidratazione, in quanto privi di acqua e foraggio. Gli animali sono stati soccorsi e trasferiti presso un’altra azienda.

NAS: controlli in ambito alimentare, due persone denunciate.

l NAS di Viterbo ha segnalato il responsabile di un supermercato alla locale Procura della Repubblica.
L’indagato è accusato di aver detenuto, per la successiva vendita al pubblico, prodotti alimentari (paste, biscotti, merendine, bevande) in cattivo stato di conservazione, in quanto gli stessi erano stoccati in ambienti in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali (con in corso lavori edili ovvero nel cortile del supermercato). Nell’ambito del medesimo accertamento, inoltre, i Carabinieri hanno constatato che l’indagato aveva falsamente attestato alle autorità amministrative il possesso da parte dei locali della sua attività, dei requisiti igienico-sanitari e strutturali minimi prestabiliti dalla Legge.
Nel corso delle operazioni ispettive i militari hanno sequestrato oltre 3 tonnellate di alimenti e contestato violazioni amministrative per un valore di 2.000 euro.

Il NAS di Pescara ha invece effettuato degli accertamenti sul capitolato d’appalto di una cucina centralizzata comunale per le scuole statali. Al termine delle indagini, i Carabinieri hanno deferito il titolare di una ditta all’Autorità Giudiziaria, in quanto la sua azienda aveva fornito e somministrato agli alunni di alcune scuole abruzzesi alimenti diversi, per origine, qualità e provenienza, rispetto a quelli stabiliti nel capitolato di appalto.
Nel particolare, gli uomini del NAS hanno rilevato che la ditta, a fronte delle forniture pattuite di prosciutto crudo di parma (d.o.p.) o prosciutto san daniele (d.o.p.) e latte parzialmente scremato u.h.t. a lunga conservazione di origine italiana,di fatto utilizzava prosciutto crudo e latte u.h.t. di origine UE.

Fabro, gli allievi dell'istituto agrario solidarizzano con i pastori sardi

La lotta dei pastori sardi che sta movimentando la scena politica nazionale è sbarcata anche a Fabro, grazie alla sensibilità degli allievi dell’Istituto agrario B. Marchino.
Nella mattina del 14 febbraio gli studenti durante l’assemblea di Istituto hanno manifestato il loro sostegno non solo al popolo sardo, ma anche a tutti gli imprenditori ( produttori di latte, ma anche di grano, vino, olio etc) che quotidianamente devono lottare per sopravvivere sul mercato. Nella prima parte dell’assemblea i ragazzi hanno commentato in modo critico i diversi motivi che ha portato alla protesta, in alcuni casi anche molto dura e non da tutti condivisa a causa della crudezza delle immagini, dalla politica dei prezzi non giusta visto il duro lavoro necessario per la produzione di qualità, alla distorsione della filiera del latte, della necessità di bilanciare il rapporto qualità e prezzo.
Riteniamo, sottolineano i ragazzi, sia ingiusto pagare solo 0,60 centesimi per un prodotto che non solo è il sostentamento di tante famiglie, ma è anche il risultato di lavoro che merita rispetto e dignità , pieno di sforzi, sacrifici, identità. Il prezzo pagato dalla grande distribuzione è irrisorio e insostenibile, i pastori non riescono a coprire i costi di produzione tanto che molte imprese sono state costrette a chiudere e a interrompere una tradizione familiare, che si tramandava di generazione in generazione.
Noi abbiamo deciso di intraprendere questo percorso di studi, perché crediamo nella valenza dell’agricoltura e speriamo di poter realizzare il nostro sogno.
Nella seconda parte  della mattinata i ragazzi hanno continuato facendo un flashmob ( #pastoresardo #nonmollare) davanti all’istituto, alcuni allievi hanno vestito abiti tipici sardi.

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NAS: controlli presso allevamenti – una persona denunciata, un’azienda chiusa, e 600 capi ovi-caprini sequestrati

Il NAS di Parma ha deferito il responsabile legale di una ditta di commercio all’ingrosso di bestiame alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. L’indagato è accusato di falso materiale.
Le indagini sono scaturite dal controllo di un’azienda agricola, nel corso del quale l’attenzione dei Carabinieri venne catturata da un documento attestante la macellazione d’urgenza di un capo bovino. Successive accertamenti rivelarono che l’atto era stato falsificato nella parte in cui si attestava che la macellazione dell’animale era stata effettuata in presenza di un veterinario.
Nell’ambito della medesima indagine, inoltre, gli investigatori del NAS hanno sequestrato amministrativamente 62 confezioni di specialità medicinali in quanto l’azienda agricola era priva dell’autorizzazione alle tenute delle scorte dei medicinali veterinari rilasciata dall’A.U.S.L.

I Carabinieri del NAS di Caserta, unitamente al personale della competente Azienda Sanitaria Provinciale, hanno ispezionato un caseificio campano. Al termine della verifica, il personale operante ha disposto la chiusura della struttura in quanto gravata da significative carenze igienico-sanitarie e strutturali. Nell’ambito del controllo, sono stati sequestrate 2 tonnellate di latte vaccino privo di dati riferiti alla rintracciabilità.
Il valore complessivo dei provvedimenti adottati è superiore ai 200.000 euro.

Il NAS di Roma ha segnalato il responsabile legale di un’azienda agricola all’autorità amministrativa per violazioni inerenti i controlli ufficiali della sanità animale. Nel corso degli accertamenti presso l’azienda oggetto del controllo è intervenuto sul posto anche il personale del Servizio Veterinario dell’ASL Roma/4 che, concordando con quanto rilevato dei Militari, ha disposto il sequestro amministrativo cautelare e il divieto di movimentazione di 600 capi di ovi-caprini, in quanto non identificati/registrati e privi della profilassi tesa ad impedire la diffusione di malattie infettive.