Napoli: rilevate diverse irregolarità presso un albergo della penisola sorrentina

Il NAS di Napoli, nell’ambito di alcuni controlli igienico sanitari, ha proceduto alla chiusura amministrativa di nr.3 locali, pari ad una superficie di 100 mq, facenti parte di un rinomato albergo sito nella penisola sorrentina. Gli stessi erano abusivamente adibiti a cantina per la conservazione di vini e spumanti pregiati e non avevano requisiti igienico sanitari e strutturali. Inoltre i militari hanno accertato anche la carenza di idonee misure per la prevenzione della legionella e la mancanza di personale, con titolo abilitante di bagnino, per la vigilanza ai clienti della piscina facente parte della struttura ricettiva. Il valore dei locali sottoposti a chiusura ammonta a 70.000 euro.

SEQUESTRATE 10 TONNELLATE DI MIELE CON ETICHETTE PRIVE DELLE INDICAZIONI OBBLIGATORIE.

I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Parma, presso una società di distribuzione in provincia di Rimini, unitamente al locale Ufficio Dogane, ha sequestrato 10 tonnellate di miele millefiori per un valore commerciale di 100.000 euro. Dal controllo è emerso che il prodotto, presumibilmente di provenienza extra UE, era privo degli elementi utili a rintracciarne la provenienza, pertanto non annoverabile nell’alveo del c.d. cibo sicuro.

Operazione “MADE IN”

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia, all’esito di distinte indagini condotte tra il 2016 ed il 2019 nell’ambito di una vasta operazione di polizia giudiziaria denominata “MADE IN”, finalizzata alla verifica dell’esatta indicazione di origine delle merci importate nel territorio nazionale attraverso i valichi di confine ubicati in Friuli Venezia Giulia, hanno scoperto l’illecita commercializzazione di 4.800.630 prodotti, del valore commerciale di oltre 16 milioni di euro, recanti, unitamente al tricolore italiano, false diciture quali ad esempio “MADE IN ITALY”, “PRODOTTO ITALIANO”, “ITALIANO AL 100%”, “STILE ITALIANO”, “ARTIGIANALITÀ ITALIANA”.
Parte dei beni illecitamente commercializzati, quantificati in 348.034 prodotti e 217.463 kg di merci, sono stati sottoposti a sequestro probatorio. Sono stati pertanto denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, per il reato di falsa indicazione di origine italiana, 66 soggetti, quasi tutti di nazionalità italiana, quali amministratori delle aziende importatrici dei prodotti su cui sono stati applicati all’estero segni e indicazioni tali da indurre in inganno i consumatori finali sull’origine della merce. Ed ancora, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria, per responsabilità degli enti conseguente alle violazioni penali degli amministratori, 35 società con sede in diverse province del territorio nazionale, tra Pordenone, Treviso, Venezia, Vicenza, Verona, Bergamo, Monza Brianza, Milano, Mantova, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Ascoli Piceno, Fermo, Cosenza.
Diverse sono le categorie di prodotti sequestrate e commercializzate in frode: capi d’abbigliamento (biancheria intima, calzature, giubbotti, camicie, cappotti, grembiuli per la scuola), accessori (borse, sciarpe, ombrelli), articoli elettrici (prese, interruttori, placche, led, lampade), filati (gomitoli di cotone), articoli religiosi (crocifissi), prodotti alimentari (peperoncini), prodotti per animali (pettorine), per l’edilizia (bitumi, materiali idroisolanti), per la casa (bicchieri e piatti in plastica, taglieri in legno, spugne, componenti per mobili, lavelli, pellet, tronchetti in legno, carbonella), per l’agricoltura (fertilizzanti). Le indagini, basate su analisi di rischio desunte dal controllo del territorio, condotte mediante acquisizioni documentali e l’esecuzione di oltre cinquanta perquisizioni disposte dall’A.G. di Gorizia presso le sedi delle aziende importatrici, hanno permesso di individuare l’esistenza di un diffuso meccanismo di frode, consistente nell’importazione nel territorio nazionale di rilevanti quantitativi di prodotti, realizzati in Paesi dell’Est Europa, ma riportanti, unitamente al tricolore, false indicazioni di origine italiana.
Gli accertamenti sono stati condotti verificando, in entrata Stato, l’origine delle merci fabbricate totalmente o in parte sia in Stati UE quali la Slovenia, la Romania, la Bulgaria, la Polonia, sia nei Paesi dell’ex Jugoslavia non entrati ancora a far parte dell’Unione Europea (Serbia, Macedonia, Bosnia ed Erzegovina), dove molte imprese italiane, grazie al basso costo della manodopera ed ai vantaggi fiscali, hanno totalmente delocalizzato le fasi produttive lasciando in Italia le sole sedi amministrative e commerciali, ma continuando a riportare fraudolentemente sui prodotti fabbricati all’estero il “MADE IN ITALY”
La selezione dei mezzi da sottoporre a controllo è avvenuta prevalentemente presso il valico di confine di Gorizia – Sant’Andrea ed i caselli autostradali di Villesse e Monfalcone – Lisert, oltre che negli spazi doganali presso il varco doganale di Gorizia.
L’attività di servizio svolta dalla Guardia di Finanza di Gorizia rientra nei costanti controlli sulle merci che transitano in entrata Stato attraverso i valichi di confine e sono finalizzati a tutelare i consumatori e gli operatori economici onesti da coloro che tentano di lucrare, utilizzando in modo fraudolento ogni riferimento, come il “MADE IN ITALY”, in grado di indurre in errore sull’origine italiana delle merci.

sequestrate 110 tonnellate di farina in provincia di Pescara

Negli ultimi giorni il NAS di Pescara è stato impegnato in una serie di controlli riguardanti il commercio di farina, pane e pasta.

In tale ambito, i militari abruzzesi hanno effettuato un’ispezione nei confronti di uno stabilimento dedito alla molitura di cereali.

Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri hanno rivelato non solo che la struttura versava in pessime condizioni igienico sanitarie, ma anche che il responsabile dell’attività aveva omesso di applicare il sistema HACCP e le procedure di tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti.

Il personale dell’ASL di Pescara, intervenuto su segnalazione dei militari del NAS, ha disposto l’immediata chiusura del mulino nonché il sequestro di 110 tonnellate di farina. Il valore totale dei provvedimenti adottati è di oltre mezzo milione di euro.

Il Nucleo di Parma, nel corso di un’ispezione igienico-sanitaria presso un ristorante-pizzeria di Reggio Emilia, ha deferito all’A.G. il titolare perché riportava nel menù, in modo fraudolento, la dicitura “pesce fresco” mentre l’attività deteneva solo prodotti ittici surgelati. Inoltre i militari hanno accertato gravi condizioni igieniche dei locali e, all’interno dei congelatori, alimenti conservati in buste di plastica senza alcuna informazione circa la provenienza, data di confezionamento e scadenza. Gli alimenti sono stati immediatamente sottoposti a sequestro. Al titolare, oltre a rispondere del reato di frode nell’esercizio del commercio, sono state contestate violazioni amministrative per un importo complessivo di 2500 euro.

I Carabinieri del NAS di Bologna, durante un controllo presso un salumificio in provincia di Ferrara, hanno accertato, all’interno di una cella frigo, la presenza di 1800 kg di carne bovina fresca e fermenti lattici scaduti di validità. La merce, del valore di 40mila euro circa, è stata immediatamente sequestrata. Al titolare sono state contestate, inoltre, sanzioni amministrative per un importo di 2000 euro.

Carabinieri NAS: violazioni registrate presso stabilimenti del settore vitivinicolo

I militari del NAS di Treviso, nel corso di un controllo in una società agricola nella provincia trevisana, hanno accertato la violazione della corretta tenuta dei registri di cantina e hanno sequestrato quasi 320 ettolitri di vino di nuovo in fermentazione di indicazione geografica tipica (I.G.T.) oltre a 2184 bottiglie di vino frizzante I.G.T., per un valore di 100.000 €.

Il NAS di Bologna ha ispezionato, in provincia di Ravenna, uno stabilimento di vinificazione e l’agriturismo di sua pertinenza.
Nel corso dell’attività i militari hanno accertato:
– la produzione di aceto ricavato da vino bianco da tavola in cantina;
– l’omesso rispetto dei requisiti generali di igiene nei locali dell’agriturismo;
– la mancanza di indicazioni relative alla rintracciabilità di una consistente quantitativo di miele.
Al fine di tutelare la salute del consumatore, i Carabinieri hanno quindi provveduto a sequestrare 3.107 lt di aceto e quasi un quintale di miele, completamente anonimo, per un valore complessivo di 12.000 euro.

Il NAS di Lecce, nel corso di un’ispezione igienico-sanitaria presso uno stabilimento vinicolo della provincia, ha sequestrato amministrativamente 11.587 bottiglie di vino, per un valore complessivo di 12mila euro, non registrate sui documenti aziendali. Inoltre i militari accertavano il mancato aggiornamento della planimetria dei contenitori del prodotto vinoso. Il titolare è stato segnalato, per i provvedimenti di competenza, alle Autorità Sanitaria ed Amministrativa.

Carabinieri NAS Milano: chiuso parzialmente un istituto primario per presenza di roditori

Il NAS di Milano, nell’ambito di una serie di servizi finalizzati a verificare le condizioni igienico-sanitarie delle scuole, si è recato presso un istituto primario lombardo per effettuare un’ispezione igienico sanitaria.
Nel corso del controllo, i militari hanno constatato la presenza di un ratto morto nel cortile dell’edificio, e di molteplici escrementi di roditori, individuati all’interno di diverse aule, nei corridoi, sui davanzali, sul mobilio scolastico e nei servizi igienici femminili.
Il personale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Milano, intervenuto su segnalazione dei Carabinieri, considerato il rischio derivante dalla possibile diffusione di malattie tra i discenti, ha disposto la chiusura della parte del plesso scolastico interessato dalle contaminazioni e l’avvio immediato di una profonda attività di pulizia e derattizzazione sia all’interno che all’esterno dell’edificio.

SEQUESTRATI PRODOTTI A BASE DI CANAPA SATIVA L. PER UN VALORE DI 21.500 EURO. DENUNCIATI I TITOLARI

Il Reparto Tutela Agroalimentare di Torino (RAC), in provincia di Alessandria, presso il magazzino di un’azienda agricola, ha sequestrato 41 kg di prodotti a base di Canapa Sativa L. – trinciato, tisane e olio essenziale – per un valore di 21.500 euro e denunciato i titolari per frode in commercio ed esercizio abusivo della professione medica. Dagli accertamenti è emerso che i prodotti venduti on line evocavano falsamente l’origine biologica, recavano segni mendaci, come ad esempio il simbolo caduceo, ed erano offerti come alimenti sebbene l’etichetta ne vietasse espressamente detto uso. Inoltre, il sito riportava informazioni ingannevoli indicando le proprietà benefiche e salutari dei prodotti senza disporre di autorizzazione. Ed ancora, le infiorescenze erano commercializzate attribuendo al consumo di canapa presunti effetti terapeutici per numerose patologie mediche.

NAS: ingenti sequestri nel settore ortofrutticolo

Il NAS di Padova è stato impegnato in alcuni controlli nel settore ortofrutticolo. In particolare, i Carabinieri veneti hanno ispezionato una ditta sita in provincia di Verona, ove hanno posto sotto sequestro amministrativo oltre 60 tonnellate di vegetali congelati.

I prodotti alimentari, custoditi per conto di un’altra ditta, risultavano essere importati e commercializzati in assenza:

– della registrazione sanitaria in qualità di azienda alimentare;

– del manuale di autocontrollo basato su criteri H.A.C.C.P.;

– delle procedure di tracciabilità/rintracciabilità;

Il valore complessivo degli alimenti oggetto del sequestro è di 150.000 euro.

Il NAS di Napoli, unitamente al personale della Polizia Municipale partenopea e agli operatori dell’ASL, ha effettuato una serie di controlli nel centro del capoluogo di regione campano.

In tale ambito, i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo di una cella frigorifera, nonché di circa 2 tonnellate di prodotti ortofrutticoli e conserve vegetali, utilizzati all’interno di un’attività priva di titolo autorizzativo.

Il valore dell’attrezzatura sottoposta a sequestro ammonta a circa 10.000 euro, mentre quello dei prodotti ortofrutticoli e delle conserve vegetali è di circa 7.000.

NAS di Palermo: Sequestrato deposito abusivo contenente circa 2 tonnellate di mangime per uso zootecnico.

Il N.A.S. di Palermo, nel corso di un controllo effettuato presso un allevamento avicolo sito nella provincia palermitana, ha sequestrato circa 2 tonnellate di mangime per uso zootecnico, in quanto veniva conservato in un deposito abusivo. Nel corso della stessa operazione vi sono stati anche accertamenti alla filiera delle uova dove i militari hanno proceduto al loro campionamento e alla ricerca dell’insetticida Fipronil mediante il supporto dell’istituto zooprofilattico locale.
Il valore dello stabilimento e del mangime sequestrato ammonta a 60mila euro circa, mentre la sanzione per il responsabile dell’azienda è di 3mila euro.

FRODE IN COMMERCIO SEQUESTRATI 184 KG DI PESCE

I Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare (RAC), in Lombardia, Campania e Sicilia, nei giorni scorsi hanno continuato a verificare il rispetto della normativa a tutela della sicurezza agroalimentare nel settore ittico, riscontrando violazioni di carattere penale ed ammnistrativo.
In particolare, a seguito di controlli presso ristoranti, esercizi commerciali e pescherie ubicati nelle province di Milano, Napoli e Messina, sono stati:
– sequestrati amministrativamente 184 kg di prodotti ittici congelati, per violazione delle norme e regolamenti in materia di tracciabilità degli alimenti;
– denunciati i titolari di 2 ristoranti per tentata frode in commercio (artt. 56 e 515 c.p.), poiché indicavano falsamente nel menù di impiegare prodotti ittici freschi risultati invece congelati.
Contestate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.