SEQUESTRATE OLTRE 6 TONNELLATE DI ALIMENTI E 2.160 LITRI DI OLIO D’OLIVA

MARCHI DI QUALITÀ, BIOLOGICO, RINTRACCIABILITÀ DEGLI ALIMENTI ED ETICHETTATURA: DENUNCIATE 5 PERSONE, SEQUESTRATE OLTRE 6 TONNELLATE DI ALIMENTI E 2.160 LITRI DI OLIO D’OLIVA

Nel corso del mese di novembre, i Reparti Tutela Agroalimentare (RAC), unitamente ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) e alle Stazioni dei Gruppi Carabinieri Forestali, sul territorio nazionale, hanno eseguito controlli presso 56 aziende del settore agroalimentare.
Nel corso delle attività sono stati:
 sequestrati 5.941 kg di alimenti, pari a 19 mila euro (false evocazioni ed infrazioni sull’etichettatura) e 2.160 litri di olio, per un valore di 15mila euro, dichiarato extravergine ma dalle analisi risultato di qualità inferiore;
 denunciati i titolari di 5 aziende per frode in commercio e gestione illecita di rifiuti.
In particolare, sono stati sequestrati per mancanza di rintracciabilità:
 82 kg di prodotti caseari e salumi, 145 litri di latte di pecora e 33 confezioni di ricotta;
 5.860 kg di mele.
Sanzioni per 17.500 euro e diffida al titolare di un caseificio per aver posto su prodotti caseari etichette prive delle indicazioni obbligatorie

“OPERAZIONE AUTUNNO”

SEQUESTRATE QUASI 8 TONNELLATE DI MARRONI PER CARENZA DI RINTRACCIABILITÀ
Il Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Parma, a seguito di controlli eseguiti presso aziende ortofrutticole del bolognese, ha sequestrato 7.817 kg di marroni, per un valore complessivo di circa 55mila euro, risultati privi delle indicazioni utili a rintracciarne la provenienza. Il marrone è una selezione pregiata di castagna, per caratteristiche tecniche (buccia, colore, polpa e consistenza) e gustative, ottenuto da innesti fatti dall’uomo; la castagna, invece, nasce da piante selvatiche.

SEQUESTRATE OLTRE 86 TONNELLATE DI CONSERVE DI POMODORO,

Nei giorni scorsi, il Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Salerno unitamente a personale ASL, in provincia di Napoli, presso una cooperativa agricola dedita alla produzione conserviera, ha sequestrato 86 tonnellate di conserve di pomodoro per un valore commerciale di 400 mila euro, per mancanza della prescritta registrazione sanitaria. Il blocco sanitario, oltre alla produzione ivi presente, ha interessato l’intera struttura, circa 180 mq, valore € 250.000, che è stata immediatamente chiusa sino alla rimozione delle non conformità. Contestualmente, sono stati sequestrati anche 4 quintali di passata di pomodoro risultati privi delle indicazioni utili a rintracciarne la provenienza.
1500 euro il valore delle sanzioni irrogate.

Carabinieri NAS Udine: sequestrato un agriturismo

Mattinata odierna, il Nas Carabinieri di Udine ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Gorizia, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, con la quale è stato disposto il sequestro preventivo di un agriturismo ubicato a Gorizia.

L’indagine, che ha portato al provvedimento cautelare, coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia, scaturita da un controllo da parte di militari di questo Nas nell’ambito della campagna disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma denominata “Estate tranquilla”, ha fatto emergere che i titolari dell’agriturismo da oltre cinque anni avevano attivato e mantenuto in esercizio in quella struttura una residenza per anziani autosufficienti e non autosufficienti in carenza delle prescritte autorizzazioni previste dalla normativa di settore ed impiegando personale privo dei richiesti titoli professionali

La struttura, al momento dell’intervento, ospitava dieci anziani, che su disposizione dell’autorità sanitaria sono stati ricollocati presso altre strutture regolarmente autorizzate.

I titolari sono indagati, a vario titolo, per i reati di esercizio abusivo della professione infermieristica, truffa ai danni dell’Inps, violazione delle norme urbanistiche ed in materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro, oltre a varie violazioni di carattere amministrativo per violazioni della normativa regionale in materia di strutture socio-sanitarie e per violazione delle norme sulla privacy.