Nel pieno della stagione estiva, con la presenza numerosa di turisti italiani e stranieri, i Carabinieri NAS attivano un piano supplementare per intensificare i controlli nel settore alimentare che riguardano anche gli stabilimenti balneari e i luoghi della movida serale, al fine di arginare il cosiddetto fenomeno del “binge drinking”.
In tale ambito il NAS di Pescara, in collaborazione con l’Arma territoriale e i colleghi del locale Nucleo Ispettorato del lavoro, ha eseguito una serie di controlli ispettivi presso due stabilimenti balneari con annessi ristoranti del litorale pescarese e un auto-negozio dedito alla vendita di bevande alcoliche. Nel corso delle verifiche i militari hanno accertato numerose violazioni amministrative tra le quale l’omesso aggiornamento del piano di autocontrollo volto alla prevenzione dei rischi di contaminazione alimentare, presenza di gravi carenze igienico-strutturali del laboratorio, mancata attuazione delle procedure per la tracciabilità degli alimenti e di sanificazione dei locali e degli utensili da cucina. Presso uno degli stabilimenti marittimi e presso l’auto-negozio – che sostava in zona destinata alla fermata di autobus, delimitata da strisce gialle – i Carabinieri hanno rilevato la mancanza dello strumento di rilevazione del tasso alcolemico che l’esercente ha l’obbligo di mettere a disposizione dei clienti insieme alle tabelle che riproducono la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata, nonché la somministrazione di bevande alcoliche a ragazzi minori di 18 anni.
Al termine dei controlli i militari hanno sottoposto a sequestro sanitario amministrativo 25 kg circa di alimenti privi di indicazioni relative alla tracciabilità e comminato ai trasgressori sanzioni per 400 euro.
Il Nas di Parma ha ispezionato un supermercato di Modena appartenente ad una nota catena accertando che, nell’area di carico e scarico merci, risultavano accatastate su bancali oltre 7 mila bottiglie di plastica contenenti acqua minerale naturale di due note marche, stoccate in luogo esposto alla luce diretta dei raggi solari, con il concreto pericolo – date le alte temperature estive – di contaminazione dell’acqua con sostanze tossiche rilasciate dalla plastica sottoposta a stress termico. Le bottiglie, del valore commerciale di euro 3.000 circa, sono state sequestrate e il proprietario del supermercato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di bevande in cattivo stato di conservazione. Elevate anche sanzioni per le violazioni amministrative.
Il Nas di Bari, a conclusione di attività investigativa finalizzata al contrasto del commercio e macellazione illegale di equini, ha denunciato alla locale Autorità Giudiziaria due pregiudicati, un 65enne abruzzese, titolare di una ditta di commercio di animali vivi di Andria e un 73enne pugliese, proprietario di un azienda agricola-zootecnica della provincia, il primo per aver falsificato la dichiarazione di provenienza di un capo equino privo di microchip, al fine di avviarlo al mattatoio ed il secondo per aver acquistato un equino sprovvisto di passaporto identificativo, fornendogli una nuova identità con l’assegnazione di un microchip di ignota provenienza.