L’ Azienda USL Toscana Sud Est – Zona Casentino Valtiberina, a seguito di una segnalazione da parte del NAS di Firenze, ha emesso un’ordinanza di sospensione immediata dell’attività di vinificazione e stoccaggio di un’azienda con sede nella provincia di Arezzo.
Durante un’attività ispettiva, i militari del NAS avevano infatti accertato che l’attività versava in gravi carenze igienico sanitarie e che il manuale di autocontrollo HACCP veniva applicato in maniera inadeguata.
I Carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative per un valore complessivo di 6.000 euro. Il valore commerciale dell’azienda è stimato in 300.000 euro.
Sempre il NAS di Firenze ha segnalato all’Autorità Amministrativa il legale rappresentante e il titolare di un esercizio commerciale specializzato nella vendita di prodotti etnici. Nel corso di un controllo presso la suddetta attività i Carabinieri avevano rinvenuto e sequestrato 2064 lattine di una famosa bibita, provenienti dal mercato estero e messe in vendita senza alcuna indicazione in italiano sull’etichetta.
Il Nas di Padova, a conclusione di una complessa attività d’indagine, ha deferito alla Procura della Repubblica di Padova il legale responsabile di una ditta veneta. L’indagato è accusato di aver alterato i certificati di conformità di uova, attestando fraudolentemente che le stesse fossero di origine biologica.
Il Nas di Torino, al termine di alcuni accertamenti, ha segnalato un macellaio all’Autorità Giudiziaria per falsità materiale commessa dal privato. I militari piemontesi, infatti, hanno riscontrato che un documento esibito dall’indagato all’atto dell’ispezione, e attestante lo smaltimento di 4800 kg di sangue, era stato falsificato, in quanto il sangue derivante dalla iugulazione degli animali macellati non era mai stato conferito.
Il Nas di Milano, a seguito di una misiva inoltrata da parte di un privato cittadino che aveva segnalato il rinvenimento di corpi estranei (feci e ragnatele) all’interno di una confezione di cereali, ha proceduto, unitamente all’Autorità Sanitaria, alla chiusura immediata di una ditta lombarda.
Nel corso degli accertamenti presso lo stabilimento di produzione dei cereali, i militari hanno infatti rilevato una massiccia presenza di roditori. Il valore della struttura e delle attrezzature sequestrate è di circa un milione di euro.
Il Nas di Catania, nell’ambito di una serie di servizi finalizzati al controllo delle carni, ha ispezionato una macelleria e ha proceduto al sequestro sanitario di parti di carcasse equine sospette, poiché presentavano l’apposizione di bollatura sanitaria non conforme ed erano stoccate in una cella frigorifera carente di requisiti igienico-sanitari e strutturali.
Il titolare dell’esercizio e suo figlio, che di fatto gestiva l’attività, sono stati segnalati all’autorità amministrativa.
Nel corso della medesima ispezione, inoltre, i Carabinieri, con la collaborazione del personale veterinario del locale distretto sanitario, hanno scoperto in un caseggiato limitrofo all’attività, una stalla abusiva, gestita dal nipote delle due persone di cui sopra, e contenente 10 capi equini, di cui 9 totalmente sprovvisti di identificazione. Gli animali sono stati sottoposti a vincolo sanitario per i prescritti accertamenti e profilassi, mentre la struttura, dal valore stimato di 150.000 euro, è stata sequestrata.