Il NAS di Parma ha deferito il responsabile legale di una ditta di commercio all’ingrosso di bestiame alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. L’indagato è accusato di falso materiale.
Le indagini sono scaturite dal controllo di un’azienda agricola, nel corso del quale l’attenzione dei Carabinieri venne catturata da un documento attestante la macellazione d’urgenza di un capo bovino. Successive accertamenti rivelarono che l’atto era stato falsificato nella parte in cui si attestava che la macellazione dell’animale era stata effettuata in presenza di un veterinario.
Nell’ambito della medesima indagine, inoltre, gli investigatori del NAS hanno sequestrato amministrativamente 62 confezioni di specialità medicinali in quanto l’azienda agricola era priva dell’autorizzazione alle tenute delle scorte dei medicinali veterinari rilasciata dall’A.U.S.L.
I Carabinieri del NAS di Caserta, unitamente al personale della competente Azienda Sanitaria Provinciale, hanno ispezionato un caseificio campano. Al termine della verifica, il personale operante ha disposto la chiusura della struttura in quanto gravata da significative carenze igienico-sanitarie e strutturali. Nell’ambito del controllo, sono stati sequestrate 2 tonnellate di latte vaccino privo di dati riferiti alla rintracciabilità.
Il valore complessivo dei provvedimenti adottati è superiore ai 200.000 euro.
Il NAS di Roma ha segnalato il responsabile legale di un’azienda agricola all’autorità amministrativa per violazioni inerenti i controlli ufficiali della sanità animale. Nel corso degli accertamenti presso l’azienda oggetto del controllo è intervenuto sul posto anche il personale del Servizio Veterinario dell’ASL Roma/4 che, concordando con quanto rilevato dei Militari, ha disposto il sequestro amministrativo cautelare e il divieto di movimentazione di 600 capi di ovi-caprini, in quanto non identificati/registrati e privi della profilassi tesa ad impedire la diffusione di malattie infettive.