Nell’ambito dei controlli eseguiti nel settore della filiera della grande distribuzione alimentare, il NAS di Cosenza ha effettuato una ispezione igienico-sanitaria presso una piattaforma alimentare all’ingrosso fornitrice di molti punti vendita di una catena di supermercati dell’area nord della Calabria. Nel corso dell’attività ispettiva, i Carabinieri del NAS hanno accertato l’illecito stoccaggio, su di un’area sita all’esterno della struttura e destinata al parcheggio di autoveicoli, di nr. 37.848 bottiglie di acqua minerale da lt. 2 cad., esposte da diversi giorni alla luce diretta del sole con temperatura atmosferica superiore a quaranta gradi centigradi. Per tale motivo, tutte le bottiglie sono state poste sotto sequestro ed il titolare della piattaforma è stato denunciato alla competente Procura della Repubblica.
I Carabinieri del NAS di Milano hanno segnalato all’Autorità Amministrativa il titolare di un supermercato ubicato nella provincia milanese, per aver posto in commercio – vendita diretta al consumatore con relativo prezzo al pubblico – articoli di cartoleria per la scuola (paste modellabili, adesivi e glitter) di produzione cinese, privi di informazioni in lingua italiana. Nella circostanza sono state poste sotto sequestro 352 confezioni di articoli vari per un valore di 1.500 euro circa ed elevate sanzioni per un importo di euro 1.000.
Il NAS di Catanzaro invece ha eseguito un controllo presso una struttura turistico – ricettiva in cui veniva accertato che nel complesso turistico alberghiero era stato attivato un ulteriore esercizio di ristorante in difetto di idonea scia/autorizzazione sanitaria, riscontrando evidenti carenze igienico-strutturali. Unitamente al personale dell’ASP competente, pertanto, è stata disposta la chiusura del ristorante abusivo.
Nell’ambito dei servizi di controllo finalizzati al contrasto della macellazione clandestina di cavalli, il personale del NAS di Catania, nel corso di una ispezione igienico-sanitaria eseguita presso una macelleria equina ha rinvenuto parti di carcasse equine sospette prive di documentazione commerciale e con bollatura sanitaria verosimilmente falsa, stoccate in una cella frigorifera posta all’interno di un locale attiguo carente di requisiti igienico-sanitari.
In tale contesto, con la collaborazione di personale veterinario del locale Distretto Asp è stato operato il sequestro penale di 1.000 kg circa di carni equine giudicate non idonee al consumo umano perchè provenienti da macellazione clandestina e stoccate all’interno di celle frigorifere in evidente stato di alterazione ed incipiente stato di putrefazione.
È stato effettuato, altresì, il sequestro penale di 11 kg di formaggio stagionato non idoneo al consumo, in quanto invaso da muffe e privo di documentazione attestante la ritracciabilità.
Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Il NAS di Pescara, al termine di un servizio finalizzato al controllo delle produzioni zootecniche di latte e derivati, ha segnalato alla competente Autorità Amministrativa i tre titolari di un’azienda agricola sita in provincia di Teramo.
In particolare, i Carabinieri hanno rilevato che gli stessi avevano:
mantenuto in attività un laboratorio di caseificazione mancante dei requisiti minimi igienico-strutturali e in pessime condizioni di pulizia;
attivato abusivamente un deposito per imballaggi primari e secondari senza darne comunicazione all’Autorità competente;
omesso di mantenere aggiornato ed applicare il previsto piano di autocontrollo di cui al sistema HACCP;
detenuto per la vendita prodotti caseari di diversa tipologia e stagionatura privi di qualsiasi indicazione relativa alla tracciabilità;
stoccato per la produzione di formaggi latte crudo non idoneo.
Per le violazioni di cui sopra il personale della ASL di Teramo, intervenuto sul posto su segnalazione dei Carabinieri, ha disposto:
l’immediata sospensione dell’attività produttiva fino all’avvenuta rimozione delle carenze riscontrate;
il sequestro di circa 2 tonnellate di formaggi;
la distruzione di 5 quintali di latte non più idoneo.
Il NAS di Salerno, coadiuvato da personale dell’ASL del capoluogo di provincia campano, ha eseguito una serie di ispezioni che hanno avuto come oggetto diversi stabilimenti balneari/ristoranti siti nel Cilento.
Nel corso degli accertamenti, il personale operante ha posti i sigilli su 5 ristoranti, 6 depositi, un bar e oltre sei quintali di alimenti. Nel particolare, il titolare di una pizzeria è stato deferito in stato di libertà per le gravi criticità igieniche rilevate durante l’attività ispettiva, che interessavano in particolar modo un quintale e mezzo di prodotti ittici rinvenuti in cattivo stato di conservazione e che venivano aggravate dal rinvenimento di altri 4 quintali di alimenti privi di rintracciabilità.
Considerata l’emergenza coronavirus, inoltre, durante i controlli i Carabinieri hanno anche effettuato delle verifiche finalizzate ad assicurare il rispetto delle disposizioni legislative per il contenimento dell’epidemia. In tale contesto, i militari, presso uno stabilimento balneare, hanno constatato e sanzionato il mancato rispetto delle misure di distanziamento.
Il valore dei provvedimenti adottati nel corso dei controlli ammonta a circa un milione di euro, mentre le violazioni amministrative contestate superano gli 8.000 euro.
Il NAS di Ancona, infine, ha segnalato all’Autorità Giudiziaria il proprietario di uno stabilimento balneare sito sulle coste dell’Adriatico. Nel corso di un’ispezione dell’attività, infatti, i militari hanno rinvenuto e sequestrato decine di kg di alimenti in cattivo stato di conservazione o privi di indicazioni sulla rintracciabilità.